Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la navigazione e offrire servizi in linea con le tue preferenze.
Per approfondire le cookie policy premi il bottone POLICY.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.

Image
 
OMELIE ANNO B 2020-21
 
Image

Solennità dell'Epifania del Signore - Mercoledì 6 gennaio 2021
( Is 60,1-6; Tt 2,11-3.2; Mt 2,1-12 )

don Davide Milanesi

Vorrei tentare di raccogliere la pagina del vangelo attorno al verbo: Vedere
I magi si presentano dicendo
Abbiamo visto spuntare la sua stella siamo venuti ad adorarlo……
la stella che avevano visto spuntare li precedeva……
al vedere la stella provarono una gioia grandissima.

Ciò che mi ha incuriosito è vedere l’affermazione che segue al vedere la stella.
Al primo vedere la stella segue siamo venuti per adorarlo.
Al secondo vedere si dice che la stella li precedeva
e al terzo segue una gioia grandissima.
Come il vedere la stella da parte dei magi li ha messi in cammino, così le affermazioni che seguono al vedere la stella possono descrivere il cammino del cristiano.
Innanzitutto, siamo venuti per adorarlo: lo stupore nel vedere la stella dà un senso al loro camminare, alla loro vita e adorano Dio.
Abbiamo visto spuntare la sua stella, siamo venuti ad adorarlo: i magi vogliono vivere da gente stupita. Essere uomini e donne capaci di stupirsi, stupirsi per i segni della parenza di Dio. Il cristiano è colui che si stupisce. Stupirsi vuol dire che aspettiamo ancora qualcosa dalla vita.
Potremmo anche dire che noi siamo venuti al mondo per adorare Dio, per dare gloria a Dio. Per riprendere il motto della compagnia di Gesù, possiamo dire che vogliamo vivere ad maiorem Dei gloria. Fare tutto per la maggior gloria di Dio.
Poi, un secondo passo di questo cammino è accettare che la stella li precedeva.
I magi sono uomini che non sono spinti, ma attratti. L’esperienza cristiana è quella di uomini e donne che non sono spinti, bensì, attratti dalla stella, attratti dai segni della presenza di Dio. Non sono, quindi, spinti da delle idee, dal senso del dovere: il cristiano non viene a Messa perché è un dovere, non fa il bene perché è un dovere, ma perché attratto affascinato dalla stella, dai segni della presenza di Dio, dalla bellezza del nostro Dio.
L’amore di Dio che si manifesta, che è la stella che siamo chiamati a vedere, ci mette in moto, ci attrae: vengo a Messa, perché qui celebro l’amore di Dio per me che mi affascina, sento qualcosa che mi attrae nel venire a messa, nel fare il bene.
L’esperienza dello stupore per il nostro Dio che ci attrae, così che, muovendo i nostri passi, diventa motivo di gioia. Lasciarci attrarre da Dio è lasciare sgorgare la gioia di questo essere conquistati. La stella, nel suo apparire, ci rende cristiani contenti, stupiti e attratti dall’amore di Dio. Non possiamo che lasciarci con questa domanda: “Dove posso dire oggi di vedere i segni della presenza di Dio?”
Chiediamo al Signore di saper vedere la sua stella e, come i magi che, al vedere la sua stella si sono messi in moto, chiediamo che, nel vedere la sua stella, anche noi ci mettiamo in moto, stupiti, attratti e contenti.

  don Davide

Contattaci

  Via San Giacomo, 9,  20142, Milano

Scrivi al Parroco

  don Davide Milanesi

Aiuta l'Oratorio

Se sei disponibile

  •   a offrire del tempo
  • (anche solo un'ora !)
  • fa click  > qui <

Newsletter "il Seme"

Non ricevi la newsletter "il Seme" ?

  •   Inserisci la tua e-mail qui sotto:
Approvazione Privacy policy

Search