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OMELIE ANNO B 2020-21
 
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Solennità del Natale del Signore - Venerdì 25 dicembre 2020
( Eucaristia della notte - Is 1,1 - 5; Gal 4,4-6; Gv 1,9-14 )

don Davide Milanesi

Dopo l’annuncio dell’angelo ai pastori, mi alzai a fatica e, un po’ svogliato, cominciai a camminare insieme agli altri pastori verso Betlemme. Non avevo voglio di camminare, però vedevo che tutti andavano senza indugio e mi dissi che, ogni tanto, conviene seguire i pastori più anziani.
Arrivati a quella grotta, niente di speciale: un bambino avvolto in fasce.
Mentre ero assorto nei miei pensieri, uno dei più anziani mi diede una gomitata e mi disse: “Togliti il cappello e inginocchiati: sei davanti alla luce vera, quella che illumina ogni uomo”.
Quel colpo, con quelle parole, accesero dentro di me alcuni pensieri.
La luce vera che illumina ogni uomo: la luce mi fa pensare alle prime luci dell’alba, che mi permettono di capire che sta per iniziare un nuovo giorno.
Ma anche un bambino è segno dell’inizio di una nuova vita, che è venuta nel mondo.
Forse, quindi, il ricordo della nascita di Gesù Bambino è la festa per un inizio. Natale è la festa dell’inizio.
Qundo inizia qualcosa, si raccolgono un mucchio di energie e, con l’andar del tempo, queste si spengono e abbiamo bisogno di rinvigorirle; l’inizio, però, è una calamita che attrae a sé tante energie, che danno entusiasmo e gioia e liberano pensieri ed emozioni carichi di fiducia e speranza.
Tutti noi, Gesù Bambino, oggi, desideriamo che possa iniziare qualcosa di nuovo, tutti noi vogliamo che possa iniziare un tempo in cui non stare distanti, un tempo nel quale poter stare vicini a chi amiamo senza timore, dove ci sia concesso abbracciare senza preoccupazioni coloro che amiamo, stringere le mani a coloro che si sentono soli e abbandonati.
Tutti noi desideriamo che possa iniziare un tempo in cui non guardare con diffidenza e paura chi ci sta attorno, dove poter toglier la mascherina e respirare a pieni polmoni l’aria fresca di un mattino di primavera.
Natale è la festa dell’inizio.
Forse, Tu che sei il Salvatore, la luce vera che illumina ogni uomo, stai accendendo in me non solo la speranza che possa iniziare un tempo nuovo, ma che io stesso possa iniziare ad essere una persona nuova.
Forse, la festa dell’inizio non accende solo la speranza che possa iniziare un tempo nuovo, ma che io possa iniziare ad essere una persona nuova.
Gesù Bambino, luce vera che illumina ogni uomo, cosa posso iniziare? Forse, potrei iniziare a scrollarmi di dosso i pensieri amari, quelli che mi rattristano, potrei iniziare ad allontanare quei pensieri che rendono il mio cuore rancoroso. Oppure, potrei iniziare a non dare troppo ascolto alle mie paure.
Gesù Bambino, luce vera che illumina ogni uomo, cosa posso iniziare?
Forse, potrei iniziare a dire qualche parola gentile (magari, anche solo un “grazie”) o qualche complimento od osservazione positiva alle persone che, da tanto tempo, vivono con me. Forse, potrei iniziare a raccontare agli altri le grandi opere che Dio ha fatto nella mia vita. O, ancora, potrei iniziare a salutare qualcuno che non saluto da molto tempo.
Gesù bambino, luce vera che illumina ogni uomo cosa, posso iniziare?
Forse, potrei iniziare a pregare per qualcuno che mi ha fatto del male. Magari, potrei iniziare, semplicemente, a pregare frequentando la messa e leggendo il Vangelo. Ancora, potrei vivere una Confessione come non ho mai fatto.
Gesù Bambino, luce vera che illumina ogni uomo, cosa posso iniziare?
Assorto tra i miei pensieri, non mi accorsi che tutti i pastori erano andati: ero rimasto solo davanti a Gesù Bambino, Maria e Giuseppe.
Una luce, dall’alto, mi avvolse e sentii una voce dal cielo: «Natale è la festa dell’inizio, perché Io ho iniziato a camminare con gli uomini, facendomi Bambino. Tu, da dove vuoi iniziare, perché sia Natale anche per te?»

  don Davide

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