Abbiamo concluso il “corso” perfidanzati. Da tempo viene impostatocome itinerario, cammino verso lariscoperta di cose dimenticate: dellaBibbia come vademecum della vita,della morale come abitudine a giudicare le scelte che si compiono in basenon alle mode o alle voglie, ma allaverità di se stessi, ai comandamenti,al comandamento dell’amore. A volteè anche riscoperta di un indirizzo buttato nel cestino dei rifiuti, l’indirizzodella comunità cristiana... Alla radice,l’itinerario percorso ci si augura abbiaricondotto a Dio. E’ Dio il vero protagonista dell’esistenza, lo è all’iniziocon la sua chiamata alla vita, lo saràalla fine quando ci accoglierà nellasua casa, lo è adesso per il fatto che ciconduce e guida come un “pastore”appassionato del suo gregge, lo è inmaniera particolare quando ci si impegna nella via dell’amore.

Chi anima l’itinerario per fidanzati,tocca con mano la difficoltà: l’impresa è ardua. Ha però in genere la soddisfazione di notare alla fine che losforzo compiuto non è stato vano.

Infatti i futuri sposi sono contenti chesiano stati loro riaperti orizzonti datempo cancellati. Certo, colui che sivede spalancato il cancello di un meraviglioso giardino, non può e nondeve fermarsi all’ingresso, deve entrare, vedere meglio, gustare più a fondo, respirare profumi nuovi, estasiarsidi bellezze affascinanti...

Ci sarà cioè un futuro di fede dopola celebrazione del matrimonio? Diosolo lo sa. Sarebbe possibile, se siverificassero coincidenze felici come l’inserimento, magari anche tramite gruppi di sposi cristiani, nella comunità e l’abitudine ad approfondire l’incontro con il Signore nei sacramenti enella lettura costante della Bibbia. Machi volesse approfondire l’esperienzacristiana iniziata, troverebbe dei“maestri”, degli esempi, degli espertinella comunità, che possano davveroaiutarlo a costruire questo futuro?

"L’esistenza cristiana consiste in un continuo salire il monte dell’incontro con Dio per poi ridiscendere, portando l'amore e la forza che nederivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio." (Benedetto XVI)