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OMELIE ANNO B 2020-21
 
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IIa Domenica del tempo di Pasqua - Domenica 11 aprile 2021
( At 4,8-24a; Col 2,8-15; Gv 20,19-31)

don Davide Milanesi

Dopo che a Pietro e Giovanni viene proibito di parlare e insegnare nel nome di Gesù, perché proprio nel nome di Gesù crocifisso Risorto avevano sanato un uomo infermo, Pietro dà questa risposta: se sia giusto obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato.
Quest’ultima affermazione può ritornare a noi, chiedendoci cosa abbiamo visto e ascoltato? O, meglio: cosa la nostra fede ci porta a vedere e ad ascoltare?
In riferimento alla Pasqua di Gesù e al Vangelo ascoltato, possiamo dire che i discepoli hanno visto il Risorto e hanno ascoltato il mandato che il Risorto dà loro: Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati.
Il Risorto dà loro il mandato di perdonare i peccati.
Potremmo pensare che annunciare il risorto è perdonare i peccati, essere testimoni del Risorto è avere un cuore capace di perdonare.
Questo ci fa dire che l’esperienza del perdono è un’esperienza di resurrezione.
Non a caso, il padre misericordioso della parabola dei due figli, al ritorno del figlio minore dirà bisogna fare festa perché questo mio figlio era morto ed è ritornato in vita (Lc 15, 1-32).
Mentre il peccato ci porta alla morte, il perdono ci ridona la vita.
Quando noi perdoniamo qualcuno per il male che ci ha fatto, noi gli diamo ancora una possibilità di continuare a fare il bene, gli diamo fiducia, perché possa nella sua vita fare il bene: quando facciamo il bene, la vita rifiorisce; al contrario, quando facciamo il male, la vita si spegne.
Essere testimoni della resurrezione è avere un cuore misericordioso.
Non a caso, oggi è la domenica della Divina Misericordia, festa voluta dal San Giovanni Paolo II.
Una festa che nasce da una rivelazione privata che Santa Faustina Kowalska afferma di aver ricevuto da Gesù nel 1935 e nella quale lei avrebbe richiesto una particolare forma di preghiera, detta Coroncina alla Divina Misericordia. Secondo suor Faustina, particolari grazie sarebbero state concesse a chi avrebbe recitato questa preghiera. Infatti, oggi pomeriggio, alle 16.30, pregheremo la coroncina della divina misericordia.
Chiediamo al Signore di farci annunciatori e testimoni della resurrezione di Gesù attraverso un cuore misericordioso che sa porre gesti e parole di perdono.

  don Davide

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