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OMELIE ANNO C 2018-19
 
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IV domenica di Avvento - Domenica 9 dicembre 2018
(Is 4,2-5; Eb 2,5-15; Lc 19,28-38)

don Davide Milanesi

Oggi troviamo questo Gesù che entra a Gerusalemme.
L’entrata avviene cavalcando un puledro e scendendo dalla discesa del monte degli ulivi.
Questo ci fa pensare a Natale come Dio che scende dai cieli verso l’uomo e, quando Gesù inizia la discesa, la folla esprime la propria gioia lodando Dio a gran voce.
Quest’ingresso di Gesù a Gerusalemme avviene cavalcando un puledro. Un puledro, che prima era legato e che i discepoli hanno dovuto slegare.
Interessante: perché il Vangelo insiste molto su questo legare e slegare.
C’è un nodo da sciogliere, affinché Gesù possa montare sopra questa cavalcatura e possa così entrare a Gerusalemme.
Vorrei proprio attirare l’attenzione su questo legare e slegare.
Perché slegare questo nodo diventa la condizione affinché Gesù possa salire sul puledro e possa entrare in Gerusalemme. Tutto questo può suggerirci che, forse, nell’imminenza del Natale, affinché Gesù possa entrare nella nostra vita, possa cavalcare la nostra vita, possa montarci sopra, possa, insomma, nascere nella nostra vita, siamo chiamati a slegare qualche nodo.
Forse, il nodo da slegare potrebbe essere una diffidenza, una pigrizia, un rancore, una paura: slegare questi nodi è necessario, perché il Signore Gesù possa entrare nella nostra vita; slegare questi nodi è necessario perché ciascuno di noi possa diventare quell’asinello, su cui Gesù possa sedersi e fare strada con noi.
Come possiamo slegare questi nodi? A volte basta poco.
È interessante vedere come, in queste sere, girando per la visita alle famiglie c’è, spesso, un pronti-partenza-via di diffidenza, di paura, quando suono un campanello: non si sa chi ci sia dietro la porta e chi apre, nonostante abbia guardato dallo spioncino, non sa chi io sia e, quindi, quando la porta si apre, c’è sempre il nodo della diffidenza, della paura da sciogliere. Ma basta poco, perché si sciolga. Basta dire che sono un prete, basta un invito ad entrare in casa, basta un sorriso che il nodo della diffidenza e della paura si slegano.
Slegato il nodo della paura e della diffidenza, Gesù può cavalcare la vita di chi mi ha ospitato, Gesù entra in quella casa attraverso la preghiera semplice del Padre nostro.
Il nodo della diffidenza, della paura si slega facilmente: basta farsi conoscere, basta un sorriso, basta un’espressione accogliente.
Quando questo nodo si slega, Gesù può entrare nella vita di ciascuno di noi.
Un altro modo per slegare questi nodi è quello di celebrare il sacramento della riconciliazione: un rancore, un forte senso di colpa, una durezza di cuore possono essere slegati grazie alla bontà misericordiosa di Dio.
Infine, papa Francesco è molto devoto alla Madonna che scioglie i nodi: pregare Maria, di cui abbiamo appena celebrato la festa dell’Immacolata, può aiutarci a sciogliere i nodi, affinché Suo figlio possa entrare nella nostra vita.
Chiediamo a Gesù e a Maria che, nell’imminenza di questo Natale, ci aiutino a vedere i nodi che dobbiamo slegare.;

  don Davide

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