DISCENDI SANTO SPIRITO SULLE NOSTRE COMUNITÀ
Incontro di preghiera
per l’apertura dei lavori per la stesura
della Carta di Comunione per la Missione
21 febbraio 2010 – S. Maria delle Grazie al Naviglio
RELAZIONE DELL'INCONTRO DECANALE
L’incontro di preghiera ha visto la partecipazione delle rappresentanze dei Consigli Pastorali del decanato Navigli. Alla presenza di Monsignor Carlo Faccendini e del Decano don Giuseppe Vegezzi, i Consigli Pastorali, invocando lo Spirito Santo, hanno iniziato la stesura della carta di comunione per la missione, rispondendo all’invito del nostro Arcivescovo.
Dopo l’ascolto della Parola di Dio (Atti 16, 6-15) Mons. Faccendini ha guidato la meditazione partendo dall’analisi puntuale del testo che descrive il viaggio tortuoso di S. Paolo verso la comunità di Filippi. Gli impedimenti trovati e la richiesta di aiuto finale apparsa sotto forma di un sogno, devono essere letti in senso positivo: così come lo Spirito Santo porta Paolo e i suoi discepoli a Filippi, passando anche da peripezie e fallimenti, anche noi non dobbiamo scoraggiarci per i fallimenti e le fatiche trovati durante il percorso.
Paolo a Filippi entra in sintonia con il territorio e le persone che lo circondano, così anche noi dobbiamo essere attenti alle richieste che provengono dalla nostra gente, entrando in sintonia con tutti, perché il messaggio evangelico trasmesso possa essere efficace. Infatti, è tramite il contatto con Lidia che parte la trasmissione del Vangelo a tutte le altre persone.
La meditazione di questi passi ci presenta quattro punti di riflessione:
1) L’annuncio del Vangelo è essenziale: deve sempre esserci un rapporto stretto tra l’azione pastorale e l’annuncio del Vangelo. Il Vangelo è il grande aiuto che la comunità offre alle persone che incontra.
2) Lo Spirito Santo è protagonista: l’ascolto delle richieste di aiuto proveniente dalle nostre comunità ci permette di interpretare la volontà dello Spirito. È importante saper ascoltare. In caso contrario il rischio che si corre è quello di resistere allo Spirito, chiudendosi in sé stessi. Anche i fallimenti ci permettono di imparare, ai Consigli Pastorali si chiede una pastorale più sobria, basata sull’ascolto, sulla ricerca del cuore e soprattutto condivisa anche al di fuori della ristretta cerchia della parrocchia.
3) La Pastorale è una questione di cuore: se il cuore è chiuso, il Vangelo non passa. Non è possibile aprire il cuore di chi ascolta, se non si apre il cuore di chi annuncia. Come nell’esempio di Lidia, si annuncia sé stessi come credenti. Se la gente intuisce che c’è il cuore, apre anche il proprio. Chi crede è chi ama, lo stile dell’annuncio non può essere aggressivo ma mite, deve trasmettere un respiro di libertà. Stile e contenuto sono quindi correlati.
4) La carta della missione è un evento spirituale: le nostre comunità devono custodire una grande libertà interiore per operare una vera e propria trasformazione. Questo cambiamento deve rivolgersi alla creazione di una nuova figura di prete, ad una valorizzazione di una parrocchia, in cui i laici assumano un ruolo nuovo. Bisogna pensare, sognare e fare insieme; solo così, con la Comunione, la Chiesa cresce e fa crescere la Comunità !
Il Decano don Giuseppe Vegezzi ha riassunto la storia del progetto decanale, che dovrà portare alla definizione di nuove linee pastorali.
Il decanato navigli è stato suddiviso in tre aree omogenee, sulla base della recente visita pastorale: “Centrale”, “Darsena Sud”, “Dei Missaglia”.
Per ciascuna di esse è stato identificato un coordinatore che faciliti il lavoro dei tre gruppi, i riferimenti saranno: F. Vergnaghi (Dei Missaglia), F. Pizzetti (Centrale) e A. Pessoncelli (Darsena Sud). Il primo incontro è fissato per lunedì 15 marzo alle ore 21 presso la nostra Parrocchia. Si terranno due o tre incontri e i risultati verranno poi presentati il 15 maggio in occasione del pellegrinaggio a Caravaggio. La carta della missione verrà poi consegnata all’Arcivescovo nel mese di Ottobre. Ogni parrocchia dovrà esprimere un minimo di cinque rappresentanti, disponibili ad avere la pazienza, la disponibilità di mettersi in gioco, il desiderio di costruire e di essere Chiesa. L’incontro si è concluso con l’invocazione dello Spirito Santo e la benedizione.