Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la navigazione e offrire servizi in linea con le tue preferenze.
Per approfondire le cookie policy premi il bottone POLICY.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.

Image
 
OMELIE ANNO B 2018
 
Image

V domenica di Pasqua - Domenica 29 aprile 2018 (At 7,2-8.11-12. 17.20-22.30-34.36-42a; 1Cor 2,6-12; Gv 17,1b–11)

don Davide Milanesi

Il libro degli atti più di altri libri racconta la fede nel risorto nei primi anni di vita della Chiesa.
Questa sera il libro degli atti ci presenta Stefano che fa una sintesi della storia della salvezza.
La racconta mettendo in evidenza come Dio entra nella storia degli uomini attraverso alcuni uomini come Abramo Isacco Giacobbe Mosè Giosuè i profeti.
Ma mentre Dio agisce nella nostra storia attraverso alcuni uomini altri si oppongono e resistono all’azione di Dio.
Infatti Stefano conclude questa sintesi della storia della salvezza con parole tremende che arrivano fino a noi: 51Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. 52Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato?
In preparazione alla festa di pentecoste ci lasciamo provocare dalle parole di Stefano voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo perché vorremmo preparaci a questa grande solennità di pentecoste senza opporci allo Spirito Santo.
Possiamo chiederci quali sono gli atteggiamenti giusti per non opporci all’azione dello spirito santo. Vogliamo chiedere al signore di donarci un cuore docile che non resiste all’azione dello Spirito Santo.
Vorrei individuare tre atteggiamenti che dicono un cuore che non si oppone allo Spirito Santo e questi atteggiamenti vorrei sintetizzarli attraverso tre immagini: Orecchie Mani e Piedi.

Innanzitutto le orecchie servono per ascoltare un primo atteggiamento per non resistere allo spirito è ascoltarlo. Lo spirito può parlare a noi nella preghiera. Giustamente ascoltiamo tante persone perché non metterci in ascolto dello Spirito nella preghiera.
Quando noi preghiamo leggendo il Vangelo lo Spirito ci parla.
Leggendo il Vangelo potranno accendersi dentro di noi dei pensieri delle intuizioni dei desideri che altro non sono che la voce dello Spirito.
Perché da qui a pentecoste non ci impegniamo a leggere un Vangelo?
Suggerisco il vangelo di Marco, per leggerlo tutto di filata ci vogliono 90 minuti quanto dura una partita di calcio. Le orecchie sono il segno di chi non resiste allo Spirito perché disposto ad ascoltare cosa può suggerire alla nostra vita.

Le mani possono stringere altre mani; lo Spirito è capace di creare legami di comunione.
Non resistere all’azione dello Spirito ma lasciarsi guidare dallo Spirito è diventare uomini e donne di comunione. Le mie parole i mie gesti creano comunione o divisone? uso spesso un linguaggio che invita a stringere le mani o a chiuderle in pugni duri che possono ferire?
Le mani sono il segno di chi non resiste allo Spirito perché disposto a creare rapporti di comunione.

Infine i piedi sono il segno di chi ha il coraggio di camminare su strade nuove, sono il segno di chi non rimane fermo al “si è sempre fatto così” ma è capace di creare strade nuove tracciate dallo Spirito. I piedi sono il segno di quella creatività tipica di uomini e donne guidati dallo Spirito.
I piedi sono il segno di chi non resiste allo Spirito perché disposto a camminare sulle strade nuove tracciate dallo Spirito.

Chiediamo al Signore di camminare verso la solennità di pentecoste con orecchie mani e piedi docili all’azione dello Spirito.
Non ci resta che metterci in ascolto dello Spirito per creare rapporti di comunione e camminare su quelle strade nuove tracciate dallo Spirito così che nessuno possa dirci: Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo.

  don Davide